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24/12/13

Expo " Natale a Bivona tra gusto e Creatività "

Il 22 e 23 Dicembre 2013 si è svolta la prima edizione dell’Expo “ Natale a Bivona tra Gusto e Creatività” svoltasi  all’interno del Palazzo Marchese Greco (XVIII sec.)
Quest’evento ha dato ai partecipanti la possibilità di esporre le proprie creazioni. La mostra era divisa in due settori: al primo piano si trovavano prodotti di artigianato come ceramica dipinta a mano, lavori all’uncinetto, tovaglie ricamate e tanto altro ancora. Inoltre vi erano panettoni, dolci artigianali e lo zafferano, interamente prodotto in Sicilia.



Nel piano terra si è realizzata, invece,  una piccola mostra d’arte a cui hanno partecipato artisti ormai noti a livello regionale. Tra questi ricordiamo Domenico Cocchiara, Franco Facella, i cui quadri richiamano la vita siciliana, Cettina Di Noto Marrella, Roberto Speciale e Salvatore Gianlombardo che ha presentato una mostra fotografica che immortala paesaggi del territorio dei Monti Sicani.

A conclusione della prima giornata c’è stata la proiezione di immagini e video dei presepi viventi di Giuliana, Caltabellotta, Santo Stefano Quisquina e Prizzi e una degustazione di zuppe calde preparate come una volta, offerte dall’Ass. Turistica Vivi Vivona.

La seconda e ultima serata si è conclusa invece con “il teatro del gusto tra passato e presente”, dove il Master-Chef Salvo Mangiapane dello Slow Food di Cammarata Monti Sicani ha preparato il “pitirri”, un’antica crema composta da farina di semola con punte di finocchio. Lo chef ha inoltre sottolineato l’importanza di preservare i piatti antichi della nostra zona.



L’Associazione Vivi Vivona oltre a collaborare con il Comune di Bivona per la realizzazione dell’evento ha allestito un piccolo museo della civiltà contadina per dare la possibilità ai più giovani di conoscere gli attrezzi che si usavano abitualmente fino agli inizi della metà del secolo scorso come l’aratro trainato dai buoi, il “Cantaro”, che consiste nel WC dell’epoca e tanti altri oggetti che hanno suscitato la curiosità dei ragazzi.

Il Palazzo: risale al XVIII sec, realizzato in stile tardo barocco e riproduce, in modo del tutto originale, i rispettivi modelli spagnoli. Presenta otto balconi sulla facciata principale. Il balcone angolare occidentale presenta grottesche figure di pietra, simili a delle cariatidi, che ricordano i mostri che decorano Villa Palagonia a Bagheria (PA). Le sculture esterne rappresentano forme vegetali e frutti, simboli di abbondanza materiale e prosperità economica.
Il palazzo è stato ultimato nel 1707, e successivamente è stato sede della Sottintendenza di Bivona. Nella parte orientale è presente lo stemma del Marchesato della famiglia Greco.


La Famiglia: Famiglia nobile di origine palermitana, uno degli esponenti più importanti e Ignazio Maria Greco che fu nominato marchese di Valdina e primo marchese in casa Greco, esso era un tipo molto stravagante e misterioso eccentrico e controverso,  amante dell’arte e al tempo stesso uomo molto religioso, tanto da essere ricordato nel suo mausoleo (scolpito dal noto scultore del 700 Filippo Pennino), che si trova nella Chiesa dei Cappuccini, come “Pater Patriae” ovvero benefattore e protettore dei bivonesi   amico del principe di Palagonia Francesco Ferdinando II, entrambi condividevano la passione per l’alchimia non a caso i cariatidi del balcone richiamano i mostri di villa Palagonia a Bagheria (Pa).Nella seconda metà del XVIII secolo il marchese Ignazio Greco trasferì la propria residenza nella città di Palermo.

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