Il
22 e 23 Dicembre 2013 si è svolta la prima edizione dell’Expo “ Natale a Bivona tra Gusto e
Creatività” svoltasi all’interno
del Palazzo Marchese Greco (XVIII sec.)
Quest’evento ha dato ai partecipanti la
possibilità di esporre le proprie creazioni. La mostra era divisa in due
settori: al primo piano si trovavano prodotti di artigianato come ceramica
dipinta a mano, lavori all’uncinetto, tovaglie ricamate e tanto altro ancora.
Inoltre vi erano panettoni, dolci artigianali e lo zafferano, interamente
prodotto in Sicilia.
Nel piano terra si è realizzata, invece, una piccola mostra d’arte a cui
hanno partecipato artisti ormai noti a livello regionale. Tra questi ricordiamo
Domenico Cocchiara, Franco Facella, i cui quadri richiamano la vita siciliana,
Cettina Di Noto Marrella, Roberto Speciale e Salvatore Gianlombardo che ha
presentato una mostra fotografica che immortala paesaggi del territorio dei Monti
Sicani.
A conclusione della prima giornata c’è stata la
proiezione di immagini e video dei presepi viventi di Giuliana, Caltabellotta,
Santo Stefano Quisquina e Prizzi e una degustazione di zuppe calde preparate
come una volta, offerte dall’Ass. Turistica Vivi Vivona.
La seconda e ultima serata si è conclusa invece
con “il teatro del gusto tra passato e presente”, dove il Master-Chef Salvo
Mangiapane dello Slow Food di Cammarata Monti Sicani ha preparato il “pitirri”,
un’antica crema composta da farina di semola con punte di finocchio. Lo chef ha
inoltre sottolineato l’importanza di preservare i piatti antichi della nostra
zona.
L’Associazione Vivi Vivona oltre a collaborare
con il Comune di Bivona per la realizzazione dell’evento ha allestito un
piccolo museo della civiltà contadina per dare la possibilità ai più giovani di
conoscere gli attrezzi che si usavano abitualmente fino agli inizi della metà
del secolo scorso come l’aratro trainato dai buoi, il “Cantaro”, che consiste
nel WC dell’epoca e tanti altri oggetti che hanno suscitato la curiosità dei
ragazzi.
Il Palazzo: risale al
XVIII sec, realizzato in stile tardo barocco e riproduce, in modo del tutto
originale, i rispettivi modelli spagnoli. Presenta otto balconi sulla facciata
principale. Il balcone angolare occidentale presenta grottesche figure di
pietra, simili a delle cariatidi,
che ricordano i mostri che decorano Villa Palagonia a Bagheria (PA). Le
sculture esterne rappresentano forme vegetali e frutti, simboli di abbondanza
materiale e prosperità economica.
Il palazzo è stato
ultimato nel 1707, e
successivamente è stato sede della Sottintendenza di Bivona. Nella parte
orientale è presente lo stemma del Marchesato della famiglia Greco.
La Famiglia: Famiglia
nobile di origine palermitana, uno degli esponenti più importanti e Ignazio
Maria Greco che fu nominato marchese di Valdina e primo marchese in casa Greco,
esso era un tipo molto stravagante e misterioso eccentrico e controverso,
amante dell’arte e al tempo stesso uomo molto religioso, tanto da essere
ricordato nel suo mausoleo (scolpito dal noto scultore del 700 Filippo
Pennino), che si trova nella Chiesa dei Cappuccini, come “Pater Patriae” ovvero
benefattore e protettore dei bivonesi amico del principe di
Palagonia Francesco Ferdinando II, entrambi condividevano la passione per l’alchimia
non a caso i cariatidi del balcone richiamano i mostri di villa Palagonia a
Bagheria (Pa).Nella seconda metà del XVIII secolo il
marchese Ignazio Greco trasferì la propria residenza nella città di Palermo.
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