Bivona, situata nel cuore dei Monti Sicani, fu,durante i secoli XV e XVI, uno dei maggiori centri feudali della Sicilia e il primo a essere elevato a “ducato”.
Nel corso dei secoli successivi rimase un importante centro politico-amministrativo e religioso, e si è arricchito nel tempo di un notevole e invidiabile patrimonio storico artistico.
Notevole e molto antico è il culto riservato a Santa Rosalia,patrona del paese, vissuta a Bivona, in una grotta nascosta in un bosco di querce, per 5 anni. Successivamente si spostò nel bosco della Quisquina dove visse in una grotta per altri 12 anni. Nel 1348, quando Bivona venne colpita da una pestilenza, la Santa comparve su una pietra nel luogo dove oggi si trova la chiesa a Lei dedicata, liberando il paese dalla peste. Molti anni dopo,nel 1624,anche Palermo fu miracolosamente salvata da una gravissima pestilenza,per intercessione della Santa. Il meraviglioso fercolo, capolavoro dell’arte barocca, opera del sacerdote bivonese -R. Valenti, risale ai primi anni del 600.
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.