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29/12/13

Ritrovamento di una tela a Bivona del 500 opera di Mastro Venetiano Sergenti


Bivona - Nella Chiesa dell'Annunziata o del Carmine, è avvenuta una scoperta di grande importanza sia sul livello storico che su quello artistico. Un ragazzo di Bivona, Vincenzo Guida, si trovava in chiesa e nella cantoria la sua attenzione fu attirata da un rotolo che all’apparenza sembrava uno dei tanti lenzuoli antichi presenti nella stanza, srotolandolo però l’occhio cadde subito sulla firma presente alla sua estremità: si tratta della firma dell'artista "Mastro Venetiano Sergenti".

Il 28 Dicembre 2013 la tela viene finalmente presentata alla comunità bivonese. All’evento hanno partecipato esperti d’arte come Alfonso Leto, professore presso la scuola media di Bivona; Giuseppe Traina, restauratore; Carmelo Di Lio che ha scritto e presentato in questa occasione il libro “Bivona terra di origine e crocevia di illustri maestranze”; Ovviamente non poteva mancare il Parroco della Chiesa Madre, Don Alessando Di Fede Santangelo e l’Ass. alle attività culturali la Dott. Carmela Grano.

L’esposizione della tela ha coinvolto tutto il paese e non solo: molta gente è venuta anche da fuori per ammirare la meravigliosa opera del Sergenti.

Mastro Venetiano Sergenti acquistò casa a Bivona, nel quartiere di S. Agata, di fronte al monastero di San Paolo. Il pittore e scultore nativo di Rocca de Aspro (ora comune di Roccadespide in prov di Salerno) aveva sposato la bivonese Crescenzia Cinquemani, che gli premorì dopo avergli dato due figli: Guglielmo nato nel 1568 e Alessandra nata nel 1570.
Nel 1572 scolpì una statua di Santa Rosalia per la confraternita omonima di Bivona, ma quella statua si rovinò dopo soli due anni dalla consegna e la confraternita pagò al Sergenti solo 7 onze delle 11,7 previste. Questi si impegnò quindi a restaurare la statua entro breve tempo, dando una cauzione anche a nome della moglie Crescenzia.
Oltre a questa statua Mastro Venetiano Sergenti dipinse per una chiesa di Bivona, una tela di grandi dimensioni che raffigura la Crocifissione di Gesù in mezzo ai ladroni e con ai piedi la Veronica. Questa è l’unica opera conosciuta dell’artista che ha dato spunto allo storico dell’arte Antonio Cuccia per delineare l’ambiente artistico formativo del Sergenti.
Secondo il Cuccia, Veneziano Sergenti manifesta il suo tributo ai modelli dell’arte incisoria fiorentina della seconda metà del Quattrocento e sviluppa nel dipinto elementi della maniera di ispirazione michelangiolesca elaborati in ambiente romano.
Il Sergenti nell’ottobre del 1573 si trasferì a Palermo, prendendo in subaffitto per un anno una bottega << in strata Cassari >>. Prima notizia documentata della sua produzione artistica nella capitale dell’Isola è del 14 novembre 1575, quando Veneziano Sergenti, ricevette dal notaio Lazaro Peluso onze 2 e tari 12 in contanti, a nome del magnifico Francesco Maringo per un quadro in olio di San Sebastiano. Il 24 marzo 1580 ritroviamo il suo nome in un elenco comprendente i “maestri pingituri… quali hanu sirvitu per pingiri allo santissimo sepolcro che si ha fatto intra la cappella de s(an)to Petro de questo sacro regio palazzo…” di Palermo.
Ammalatosi, fece testamento il 15 settembre 1581 e morì pochi giorni dopo. Nel testamento, Veneziano Sergenti dispose di essere seppellito nella chiesa maggiore di Palermo, lasciando erede universale il figlio Guglielmo e la figlia Alessandra con un lascito di 30 onze. Rimase incompleto un quadro in olio raffigurante Santa Maria delle Grazie e gli era stato commissionato dai rettori della confraternita di S. Maria dell’Olio  di Bivona, segno che l’artista non aveva interrotto i rapporti con la comunità bivonese.

Concludiamo aggiungendo che il figlio Gugliemo Sergenti, divenuto maggiorenne, definì la contabilità con lo zio materno tutore e seguì le orme del padre come pittore. Nel ventennio successivo abbiamo notizie di suoi lavori al Alcamo, Chiusa, Corleone, nel trapanese e a Tusa.

25/12/13

BIVONA TERRA DI ORIGINE E CROCEVIA DI ILLUSTRI MAESTRANZE ed ESPOSIZIONE del dipinto "LO SPASIMO" di MASTRO VENETIANO SERGENTI

Una bellissima tela è stata ritrovata all’interno di una chiesa di Bivona, la tela è datata 1575 ed è stata attribuita all’artista Mastro Venetiano Sergenti, tempera su lino di Altezza 3.50 x 2.40 cm, “Lo Spasimo”.

È un importante ritrovamento che indica un pezzo di storia del nostro paese e ci fa scoprire la ricchezza e l’importanza che aveva Bivona città ducale in quell’epoca.


Giorno 28 Dicembre alle ore 17:00 alla chiesa Madre di Bivona “Mater Salvatoris” sarà presentato oltre alla meravigliosa tela, il libro “Bivona terra di origine e crocevia di illustri maestranze” di Carmelo Di Lio.






24/12/13

Expo " Natale a Bivona tra gusto e Creatività "

Il 22 e 23 Dicembre 2013 si è svolta la prima edizione dell’Expo “ Natale a Bivona tra Gusto e Creatività” svoltasi  all’interno del Palazzo Marchese Greco (XVIII sec.)
Quest’evento ha dato ai partecipanti la possibilità di esporre le proprie creazioni. La mostra era divisa in due settori: al primo piano si trovavano prodotti di artigianato come ceramica dipinta a mano, lavori all’uncinetto, tovaglie ricamate e tanto altro ancora. Inoltre vi erano panettoni, dolci artigianali e lo zafferano, interamente prodotto in Sicilia.



Nel piano terra si è realizzata, invece,  una piccola mostra d’arte a cui hanno partecipato artisti ormai noti a livello regionale. Tra questi ricordiamo Domenico Cocchiara, Franco Facella, i cui quadri richiamano la vita siciliana, Cettina Di Noto Marrella, Roberto Speciale e Salvatore Gianlombardo che ha presentato una mostra fotografica che immortala paesaggi del territorio dei Monti Sicani.

A conclusione della prima giornata c’è stata la proiezione di immagini e video dei presepi viventi di Giuliana, Caltabellotta, Santo Stefano Quisquina e Prizzi e una degustazione di zuppe calde preparate come una volta, offerte dall’Ass. Turistica Vivi Vivona.

La seconda e ultima serata si è conclusa invece con “il teatro del gusto tra passato e presente”, dove il Master-Chef Salvo Mangiapane dello Slow Food di Cammarata Monti Sicani ha preparato il “pitirri”, un’antica crema composta da farina di semola con punte di finocchio. Lo chef ha inoltre sottolineato l’importanza di preservare i piatti antichi della nostra zona.



L’Associazione Vivi Vivona oltre a collaborare con il Comune di Bivona per la realizzazione dell’evento ha allestito un piccolo museo della civiltà contadina per dare la possibilità ai più giovani di conoscere gli attrezzi che si usavano abitualmente fino agli inizi della metà del secolo scorso come l’aratro trainato dai buoi, il “Cantaro”, che consiste nel WC dell’epoca e tanti altri oggetti che hanno suscitato la curiosità dei ragazzi.

Il Palazzo: risale al XVIII sec, realizzato in stile tardo barocco e riproduce, in modo del tutto originale, i rispettivi modelli spagnoli. Presenta otto balconi sulla facciata principale. Il balcone angolare occidentale presenta grottesche figure di pietra, simili a delle cariatidi, che ricordano i mostri che decorano Villa Palagonia a Bagheria (PA). Le sculture esterne rappresentano forme vegetali e frutti, simboli di abbondanza materiale e prosperità economica.
Il palazzo è stato ultimato nel 1707, e successivamente è stato sede della Sottintendenza di Bivona. Nella parte orientale è presente lo stemma del Marchesato della famiglia Greco.


La Famiglia: Famiglia nobile di origine palermitana, uno degli esponenti più importanti e Ignazio Maria Greco che fu nominato marchese di Valdina e primo marchese in casa Greco, esso era un tipo molto stravagante e misterioso eccentrico e controverso,  amante dell’arte e al tempo stesso uomo molto religioso, tanto da essere ricordato nel suo mausoleo (scolpito dal noto scultore del 700 Filippo Pennino), che si trova nella Chiesa dei Cappuccini, come “Pater Patriae” ovvero benefattore e protettore dei bivonesi   amico del principe di Palagonia Francesco Ferdinando II, entrambi condividevano la passione per l’alchimia non a caso i cariatidi del balcone richiamano i mostri di villa Palagonia a Bagheria (Pa).Nella seconda metà del XVIII secolo il marchese Ignazio Greco trasferì la propria residenza nella città di Palermo.

16/12/13

Expo "Natale a Bivona tra Gusto e Creatività"


Il Comune di Bivona in collaborazione con l'Ass. Turistica Vivi Vivona organizza all'interno del Palazzo Marchese Greco il "Mercatino di Natale" Expo di prodotti artigianali di ogni genere per un idea regalo davvero originale.


Domenica 22/12/2013
Palazzo Marchese Greco

·         Ore 10:30-12:30 Expo “Natale a Bivona tra gusto e creatività” in collaborazione con l’Ass
·         Ore 16:00-22:00 Turistica Vivi Vivona

·         Ore 18:00 La tradizione del presepe vivente nei comuni della provincia di Agrigento e Palermo, incontro con le rappresentanze di: Santo Stefano Quisquina, Cammarata, Caltabellotta, Prizzi e Giuliana. Proiezione audio-video. Degustazione zuppe calde e pane condito a cura dell’”Associazione Turistica Vivi Vivona”.


Lunedì 23/12/2013
Palazzo Marchese Greco

·         Ore 10:30-12:30 Expo “Natale a Bivona tra gusto e creatività” in collaborazione con l’Ass
·         Ore 16:00-22:00 Turistica Vivi Vivona

·         Ore 19:00-22:00 Slow Food Condotta Cammarata Monti Sicani – Teatro del Gusto “U Putirri” tra passato e presente – Master chef Prof Salvo Mangiapane

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