A
volte basta semplicemente una splendida serata d’estate per riuscire ad unire
devozione e arte.
Il
5 Agosto 2013 alle ore 21:30, l’Associazione turistica Vivi Vivona, con il
patrocinio del comune, si è occupata di accogliere e intrattenere un gruppo
considerevole di persone che si trovavano all’interno del convento Cappuccini
per la prima edizione del campo scuola.
Partendo
proprio dal convento, alcuni rappresentanti dell’Associazione Vivi Vivona si
sono fatti portavoce del patrimonio storico di cui Bivona è ricca.
Prima
tappa del tour è stata la vecchia fermata della ferrovia, accennando a piccole
curiosità come la presenza, all’epoca, di 35 mulini che poi sono stati
distrutti e dei quali non ci resta nessuna testimonianza. Seconda tappa è stata
la piccola chiesa di S. Isidoro, scendendo ancora per la via Lorenzo Panepinto
è stata data qualche nozione riguardante la presenza del Castello e dell’ex
carcere. Dopo una breve sosta alla Villa Comunale dove il gruppo ha potuto
constatare il sapore della nostra acqua presso “la funtana di li Cannulicchi”,è
ripreso il tour alla volta della Chiesa di S. Rosalia, santa che è nel cuore
dei Bivonesi ma soprattutto nel cuore dei Palermitani, con partecipazione, curiosità
e notevole attenzione ai dettagli e alle varie informazioni ricevute, tanto da
suscitare alla fine un fragoroso applauso al grido di “Evviva Santa Rosalia”,
ma il tour storico non finisce lì.
Si
prosegue con destinazione Portale arabo-normanno, durante il tragitto ci si
sofferma sulla cosiddetta “abbrivatura di li ferri” e poi qualche accenno
storico sulla chiesa di San Sebastiano e sulla chiesa di Santa Chiara.
Dinanzi
al portale, che eraoriginariamente la chiesa madre di Bivona, l’atmosfera che
si respirava era piena di stupore e allo stesso tempo delusione perché si sono
trovati davanti ad una vera e propria opera d’arte (dato che questo è un tipicoesempio
di arte gotica chiaramontana in Sicilia)ma purtroppo attualmente in rovina. Si procede
stavolta passando sotto alla caratteristica xanea del palazzo Marchese Greco,
salendo ancora tappa successiva è stata la Chiesa della Madonna del Carmine
dove hanno potuto ammirare la tanto preziosa tela dello “Zoppo di Ganci”.
Ultima
tappa, ma non per questo meno importante, è stata la maestosa e baroccheggiante
Chiesa Madre “Mater Salvatoris”.
Il
giro si conclude alla Villa Comunale, all’insegna dell’elemento che
caratterizza la città di Bivona ovvero la pesca: i ragazzi dell’Associazione
Vivi Vivona si sono offerti di organizzare una piccola degustazione a base di
pesche con il vino, apprezzate da tutti i partecipanti che sono ritornati in
convento stanchi sì, ma pienamente soddisfatti della piacevole serata trascorsa
in questa cornice storico-culturale.
©Elisa
Raimondi
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